Pubblicato il nuovo regolamento RenTRi per la tracciabilità dei rifiuti

RenTRi, il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 maggio, entrerà in vigore il prossimo 15 giugno e avrà come obiettivo la raccolta e la disponibilità in formato digitale dei dati relativi ai rifiuti generati e gestiti dai soggetti tenuti a iscriversi. Le prime iscrizioni saranno riservate esclusivamente ai produttori iniziali di rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi, che occupano più di 50 dipendenti e inizieranno soltanto a partire da dicembre 2024

RenTRi tracciabilità rifiuti

Entrerà in vigore il 15 giugno 2023 il decreto 4 aprile 2023, n. 59 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio 2023, che disciplina il sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti.

Il decreto interministeriale che stabilisce le regole per il funzionamento di RenTRi, la piattaforma gestita direttamente dal Ministero dell’Ambiente. Questa avrà il compito di raccogliere e rendere disponibili in formato digitale i dati sui rifiuti prodotti e gestiti dai soggetti obbligati all’iscrizione. L’obiettivo principale è digitalizzare le pratiche aziendali al fine di semplificare le procedure cartacee attuali e migliorare l’efficienza delle azioni di contrasto alla gestione illecita dei rifiuti.

A differenza del precedente sistema di tracciabilità chiamato Sistri, introdotto nel 2009 ma successivamente abrogato senza mai entrare in funzione, RenTRi avrà un avvio graduale. I soggetti obbligati non dovranno affrontare un “click day”, ma si prevede un periodo transitorio più ampio, con adesioni scaglionate nell’arco di 18-30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle dimensioni delle aziende. Le prime iscrizioni, riservate ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, inizieranno solo a partire da dicembre 2024.

Il decreto interministeriale introduce anche i nuovi modelli di registri di carico e scarico e formulari, che saranno utilizzati in formato cartaceo dai soggetti non obbligati all’iscrizione alla piattaforma. Tuttavia, i soggetti obbligati dovranno utilizzare tali modelli in formato digitale a partire dalla data d’iscrizione, per inviare al RenTRi i dati sulle movimentazioni di rifiuti. I formulari digitali potranno essere visualizzati anche su dispositivi mobili durante il trasporto.

Le modalità tecniche di compilazione dei formulari e tutte le principali modalità operative del sistema, inclusa la trasmissione dei dati al RenTRi, saranno definite successivamente dal Ministero dell’Ambiente tramite uno o più decreti direttoriali. A differenza di quanto accaduto con Sistri, non saranno necessari veri e propri decreti ministeriali. Durante il periodo transitorio, verranno affinate le istruzioni operative per la gestione della piattaforma, sia attraverso gli applicativi forniti alle aziende, sia garantendo l’interoperabilità con i principali software gestionali presenti sul mercato.