Roma, presentato il Masterplan che punta a rigenerare il tratto urbano del Tevere

"Oltre ai cinque interventi già previsti sui parchi di affaccio, finanziati con i fondi per il Giubileo per 7,3 milioni di euro, lungo il Tevere insistono altre aree pubbliche non utilizzate ma che potrebbero esserlo attraverso nuovi progetti", riporta il Campidoglio nel presentare il Masterplan volto alla rigenerazione urbana del Tevere, Tra gli obiettivi: "completare la ricognizione degli interventi in atto grazie ai fondi del Giubileo e del Pnrr e individuare aree e progetti strategici e prioritari da realizzare"

Roma Masterplan Tevere
Credit foto: Ufficio Stampa Comune di Roma

Il nuovo programma di interventi lungo il Tevere fino alla confluenza dell’Aniene è, per il Comune di Roma, un vero e proprio Masterplan di interventi di rigenerazione del tratto urbano.

“Pianificare l’utilizzo degli spazi sulle sponde fluviali è uno degli obiettivi dello Studio per la Rigenerazione del tratto del Tevere urbano presentato dall’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia e dall’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, insieme a Rocco Ferraro, Consigliere Città Metropolitana Roma, la progettista incaricata Maria Cristina Tullio, la consulente Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Chiara Cuccaro e al Coordinatore Programma strategico operativo Tevere, Carlo Gasparrini”, spiega la nota del Campidoglio.

“Oltre ai cinque interventi già previsti sui parchi di affaccio, finanziati con i fondi per il Giubileo per 7,3 milioni di euro, lungo il Tevere insistono altre aree pubbliche non utilizzate ma che potrebbero esserlo attraverso nuovi progetti. Lo Studio per la Rigenerazione del tratto del Tevere urbano consente di costruire una vision complessiva e getta le basi per una concreta policy per il fiume, valorizzando il suo ruolo strategico connettivo, funzionale, ecologico, di regolazione microclimatica, culturale e sportivo-ricreativo“, continua.

“Questo è il primo tassello che fa una ricognizione di tutti i progetti e gli attori in campo e ci consente di immaginare il futuro delle sponde del fiume attraverso l’individuazione di aree strategiche e di materiali, arredi e soluzioni progettuali anche in termini di rinaturalizzazione degli habitat. Questo studio, inoltre, ci dà la possibilità di affrontare alcuni temi mai affrontati organicamente, per esempio quello dei barconi galleggianti, recependo il piano a stralcio dell’Autorità di Bacino. Un lavoro che pone le basi per la fase successiva: la redazione del Piano strategico operativo del Tevere, al quale stiamo già lavorando”. Queste le parole di Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale riportate nella nota.

“Verranno creati parchi, aree ludiche e didattiche, percorsi fitness, nuovi percorsi ciclabili e collegamenti con le piste esistenti, zone relax e pic-nic. Un grande lavoro è previsto per la rigenerazione e la cura del ricchissimo patrimonio arboreo delle rive del fiume, insieme ad interventi di messa in sicurezza idraulica delle aree golenali. Con questi interventi giubilari, che si aggiungono a quelli già effettuati al Parco fluviale della Magliana e di Ponte Marconi, vogliamo che il Tevere, sull’esempio di grandi capitali europee, sia pienamente connesso con la vita della città tutelandone il suo prezioso ecosistema e valorizzandone le grandi potenzialità per dare a Roma nuovi spazi verdi fruibili e accoglienti”. Queste, invece, quelle di Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.

Nella nota, poi, sono anche riportati gli obiettivi del Masterplan del Tevere:

“-completare la ricognizione degli interventi in atto grazie ai fondi del Giubileo e del Pnrr e in programma da parte di tutti gli enti coinvolti (Roma Capitale, Regione Lazio, Autorità di Distretto, Soprintendenza Speciale, solo per citarne alcuni);
-individuare aree e progetti strategici e prioritari da realizzare con risorse speciali e tramite una programmazione adeguata;
-individuare una serie di soluzioni tipologiche e “prototipali” ripetibili in altri contesti lungo i fiumi romani;
definire linee guida, materiali e soluzioni applicabili in diversi contesti lungo il fiume per garantire unitarietà cromatica, materica e di soluzioni che rendano riconoscibili gli interventi lungo il fiume come parte di un “Sistema” unitario;
-realizzare gli elementi previsti dal PS5 del Tevere”.

Per il Campidoglio, infine, il Piano prevede: “interventi sistematici di tipo lineare (connettivo) e interventi in aree strategiche di cui 5 Giubiliari e altre 15 aree considerate strategiche. Per ciascuna di queste 20 aree sono indicate: le schede di pre-fattibilità e i prototipi progettuali; i costi parametrici per la loro realizzazione; le linee guida d’intervento con l’individuazione di un abaco di elementi di arredo e attrezzatura delle aree (pavimentazioni, delimitazioni, arredi ecc), un abaco di soluzioni NBS (Natural Based Solution) e un abaco di soluzioni per migliorare il drenaggio urbano e mitigare il microclima nelle aree contermini al fiume e a maggior vulnerabilità. Tra le aree strategiche indicate e le relative progettualità ci sono: l’area del Lungotevere Thaon di Revel, sulla riva sinistra del Tevere, con una tipologia di solarium; la zona di laminazione di Tor di Quinto, sulla riva destra del Tevere, con una tipologia di ambienti umidi e allagabili e di spazi pubblici con impianti sportivi; la riva sinistra del Tevere di fronte il parco Tevere–Magliana con un bosco dimostrativo depurativo; l’area del ponte di Bailey, a nord del Villaggio Olimpico, sulla riva sinistra del Tevere, con la creazione di una passerella ciclopedonale sui piloni del ponte Bailey”.

Ecco alcune ipotesi progettuali delle aree oggetto di intervento, conclude la nota.