Direttiva SUP, la posizione di Assobioplastiche dopo il parere della Commissione Europea

L'associazione in una nota "sostiene l’utilizzo dei manufatti biodegradabili e compostabili recuperabili assieme agli alimenti con cui sono destinati a entrare in contatto. Assobioplastiche sostiene i manufatti in bioplastica, così come quelli in carta accoppiata con la bioplastica, certificati compostabili EN 13432, e auspica che il Governo italiano persegua questa strada nell’interlocuzione con la Commissione europea sul recepimento della direttiva SUP"

foto Ansa

“Assobioplastiche condivide l’obiettivo di riduzione dei prodotti monouso, indipendentemente dal materiale impiegato per la loro realizzazione. L’Associazione ritiene tuttavia non eliminabile in modo assoluto i prodotti monouso e, del resto, la stessa SUP (che riguarda la plastica) non sembra perseguire tale obiettivo (art. 11, par. 2, dir. cit. in cui le alternative riutilizzabili a contatto con gli alimenti sono sì promosse, ma solo “ove possibile” e nel rispetto delle esigenze di salute, igiene e sicurezza alimentare)”.

Così l’associazione l’Associazione Italiana delle Bioplastiche e dei Materiali Biodegradabili e Compostabili in una nota, che arriva a distanza di circa due settimane dal parere circostanziato della Commissione Europea sul dlgs di recepimento italiano della direttiva sulle plastiche monouso, entrato in vigore lo scorso 14 gennaio.

Prosegue la nota dell’associazione: “Assobioplastiche sostiene, quindi, l’utilizzo dei manufatti biodegradabili e compostabili recuperabili assieme agli alimenti con cui sono destinati a entrare in contatto, evitando ai cittadini e ai gestori di dover separare gli uni dagli altri in fase di raccolta e riciclo. L’Italia vanta un consolidato ed efficace sistema di trattamento dei materiali biodegradabili in grado di gestire questi flussi garantendone il recupero presso gli impianti dedicati alla frazione organica. Assobioplastiche sostiene i manufatti in bioplastica, così come quelli in carta accoppiata con la bioplastica, certificati compostabili EN 13432, e auspica che il Governo italiano persegua questa strada nell’interlocuzione con la Commissione europea sul recepimento della direttiva SUP”.