Milano, approvate le tariffe Tari: riduzione per le utenze domestiche

"A incidere sulla riduzione della tassa sui rifiuti – spiega Conte – è anche l'aumento delle superfici imponibili, sia dichiarate sia accertate, a conferma del fatto che il contrasto all'evasione e alla elusione può permettere di ridurre il carico fiscale che grava su cittadini e imprese, migliorare la qualità dei servizi alla città e indirizzare le agevolazioni sulle imposte verso le fasce più deboli"

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Il Consiglio comunale di Milano ha approvato le tariffe Tari per il 2023. La delibera, presentata all’Aula dall’assessore al Bilancio e Patrimonio immobiliare, Emmanuel Conte, prevede per quest’anno una riduzione del tributo per le utenze domestiche e conferma tutte le agevolazioni fissate nel 2019. Il gettito coprirà il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti svolto da AMSA, pari a circa 299 milioni di euro.

L’Amministrazione comunale è tenuta ad aggiornare il Piano economico finanziario della Tari ogni due anni. Dal 2021 ad oggi il costo complessivo medio per le utenze domestiche è diminuito del 7,65%, il costo medio per le utenze non domestiche del 2,3%.

“In un momento storico in cui le famiglie milanesi devono far fronte a rincari legati all’inflazione e al costo dell’energia – afferma l’assessore Conte – il Comune di Milano, ottimizzando il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ha ridotto il tributo a carico dei contribuenti milanesi”.

La diminuzione della Tari per il 2023 conferma il trend degli ultimi anni: dal 2019 ad oggi a Milano la tariffa media per famiglia è scesa da 225 euro a 204 euro, parallelamente all’aumento delle utenze registrate, cresciute negli stessi anni di oltre 50mila unità.

“A incidere sulla riduzione della tassa sui rifiuti – spiega Conte – è anche l’aumento delle superfici imponibili, sia dichiarate sia accertate, a conferma del fatto che il contrasto all’evasione e alla elusione può permettere di ridurre il carico fiscale che grava su cittadini e imprese, migliorare la qualità dei servizi alla città e indirizzare le agevolazioni sulle imposte verso le fasce più deboli”.

Tra le agevolazioni in vigore dal 2019, si ricordano quelle in favore di famiglie numerose (con quattro o più componenti), degli over 75, delle scuole, delle associazioni, di startup e delle attività commerciali e artigianali situate in zone precluse al traffico da oltre sei mesi per la realizzazione di opere pubbliche.