Sulla costa abruzzese nascerà la Città30 più lunga d’Italia

Il progetto, sviluppato da ATS Città della Costa assieme a FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, e Assoturismo-Confesercenti Abruzzo, prevede la realizzazione di una zona 30 di 45 km a sviluppo lineare e vedrà coinvolti sette comuni del litorale ternano: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi

Sulla costa abruzzese nascerà la Città30 più lunga d'Italia

A partire dalla prossima estate, i 45 km della striscia urbana a est della Statale Adriatica che si estende attraverso i sette comuni del litorale teramano (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi) diventeranno la Città30 più lunga d’Italia. Questo progetto, unico nel suo genere, è stato sviluppato congiuntamente dai Comuni dell’ATS Città della Costa, FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e Assoturismo-Confesercenti Abruzzo, ed è finalizzato a promuovere la sostenibilità e la sicurezza stradale.

La creazione della zona 30 con il più ampio sviluppo lineare d’Italia, che si estenderà lungo la costa teramana, rappresenta un caso virtuoso nel campo della sostenibilità ambientale, della sicurezza stradale, della vivibilità, della fruibilità ciclabile e pedonale, declinati in chiave turistica. Questa iniziativa avrà un impatto su una popolazione di 120.000 abitanti, con oltre 3 milioni di presenze turistiche.

Gianluca Grimi, Presidente di Assoturismo-Confesercenti d’Abruzzo, ha dichiarato che i temi della sostenibilità, della vacanza attiva e sicura e della mobilità sostenibile stanno diventando sempre più importanti nella scelta della destinazione turistica. Per questo motivo, l’associazione ha deciso di collaborare con la FIAB e le amministrazioni locali per promuovere l’iniziativa della zona 30 lungo la costa teramana. Grimi ha affermato che questa iniziativa rappresenta un cambiamento di percezione del territorio e ha ringraziato le amministrazioni locali per il coraggio e la determinazione dimostrati.

La tendenza alla creazione di Città 30 è diffusa a livello internazionale, dove molte città importanti hanno già adottato misure per limitare la velocità in ambito urbano, e sta diventando sempre più attuale anche in Italia. Dopo i primi esempi di Città 30 a Cesena e Olbia, anche grandi metropoli come Bologna e Milano si stanno interessando all’argomento.

Il progetto della Città 30 più lunga d’Italia nasce nello stesso territorio in cui anni fa è nata l’idea della Ciclovia Adriatica che, con la recente inaugurazione del ponte ciclopedonale sul Vomano, ha visto il completamento del tratto teramano. La Ciclovia Adriatica è la più grande ciclabile nazionale, con numerosi tratti con infrastrutture e servizi di alta qualità, la cui realizzazione ha richiesto decenni e innumerevoli azioni, un processo culturale prima ancora che infrastrutturale.

Alessandro Tursi, Presidente di FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, si dice orgoglioso di essere promotori e parte attiva di questo nuovo e ambizioso progetto. Egli ritiene che la nascita di un’unica zona 30 lungo tutto il litorale teramano dimostri che i tempi sono maturi per passare dall’idea di pista ciclabile a quella di città ciclabile. Inoltre, considera che si tratta di un’iniziativa modello che può e deve essere replicata da altri territori italiani.

Già a partire da quest’estate i 45 km della Città30 della costa teramana saranno facilmente identificabili mediante la realizzazione di segnaletica a terra di grande formato. È solo il primo passo di un articolato piano che, per il futuro, prevede interventi sugli assi viari, insieme ad azioni per una gestione congiunta della mobilità sostenibile. Un ruolo importante lo giocherà anche l’intermodalità treno+bici per spostarsi tra i diversi Comuni, con un servizio ferroviario che già oggi funziona come una “metropolitana interurbana”, con il trasporto delle biciclette gratuito sui convogli regionali, anche in vista dei potenziamenti annunciati.